Lago di Corbara Carpfishing, itinerari

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Limafredda
view post Posted on 24/11/2009, 13:04




Il Lago di Corbara, è un lago artificiale costruito tra gli anni 1959 e il 1963. Ha un'estensione di circa 10,5 Kmq. e il suo invaso ha una capacità di 200 milioni di metri cubi. La diga, imponente, sbarra il corso del fiume Tevere a circa tre chilometri dalla confluenza del fiume Paglia. La sua struttura in calcestruzzo e terra ha una lunghezza di 640 metri circa. Durante il periodo di abbondanti piogge, quando il bacino tracima, le acque invadono la strada sottostante che porta al piccolo paese di Corbara creando non pochi problemi alla circolazione. Per questo, sul corpo della diga è stata costruita una strada che consente ai cittadini di poter uscire senza problemi della piccola frazione. Nel 2005 infatti, a causa delle incessanti piogge, è stato necessario utilizzarla.







L' invaso, gestito dall'Enel, consente, con due gruppi da 62.500 KWA installati nella centrale di Baschi, di produrre energia elettrica per circa 220 milioni Kwh all'anno.

Il lago è soggetto alle variazioni continue delle precipitazioni e pertanto il suo livello può salire o scendere considerevolmente. In alcuni periodi particolarmente siccitosi affiorano alcune isolette, da tenere molto in considerazione per la nostra tecnica, in quanto il lago, se si esclude il corso del Tevere, non ha particolari fondali, infatti nella stragrande maggioranza degrada lentamente verso il letto del fiume.


Il lago di Corbara, offre una discreta varietà di pesce, luccio perca, anguilla, carassio, pesce persico, pesce gatto e la tinca. Per questo motivo, molti garisti, praticamente quasi tutti i fine settimana, occupano le rive di Corbara. Ultimamente sono stati catturati discreti siluri, con un record di oltre settanta chilogrammi. Per la nostra tecnica, il lago offre carpe di modeste dimensioni.

Dato che il lago è conosciuto da tempo, mi chiedevo come mai non circolassero notizie su catture di carpe di grosse dimensioni, soprattutto per l'alto numero di pescatori che lo frequentano. Ho chiesto ai negozianti della piccola frazione di Corbara il motivo di tutto ciò. Mi hanno risposto abbastanza irritati, che il lago è sfruttato da una piccola cooperativa di pescatori professionisti, i quali, con le reti raccattano tutto il pesce che riescono a pescare per poi indirizzarlo ad aziende che ne ricavano farina di pesce. Queste notizie, se sono vere, non sono certo rincuoranti. Significa che il lago non avrà mai le potenzialità come altri proprio perchè le carpe non hanno la possibilità di "crescere".

Per le esche, consiglio in particolar modo le fave, in quanto tutti le utilizzano, sia per la pasturazione che per l'innesco.

A seconda dei periodi, meglio durante la stagione calda, si può tentare di insidiare qualche esemplare rintracciando il corso del fiume Tevere. Dalla cartina si può capire dove esso scorre dentro il lago.

Comunque, nonostante tutto, la zona, almeno dal punto di vista turistico e gastronomico, offre interessanti posti da visitare.


Orvieto (Da Wikipedia)

La città di Orvieto è insediata su una rupe di tufo che domina la pianura, nella quale scorrono i fiumi Paglia e Chiani poco prima di confluire nel Tevere. Questa enorme piattaforma in tufo vulcanico brunastro che si solleva dai venti ai cinquanta metri dal piano della campagna, fu creata dall'azione eruttiva di alcuni vulcani, che depositarono un'enorme quantità di materiali. Notizie attendibili riguardanti i primi insediamenti umani risalgono al VII secolo a.C., ma è da ritenersi che il luogo fosse già abitato sin dall'Età del bronzo e del ferro.

Le testimonianza archeologiche di epoca etrusca, fornite da campagne di scavo e studi condotti negli ultimi anni, offrono un quadro abbastanza attendibile, anche se ancora incompleto, della città antica, identificata dopo molte incertezze e polemiche tra etruscologi, nella città di Velzna. Denominata, probabilmente, Volsinii Veteres (la disputa sul nome di questa città etrusca non si è ancora conclusa, ma questo sembra il più attendibile) sorgeva nei pressi di un famoso santuario etrusco, Fanum Voltumnae, meta ogni anno degli abitanti dell'Etruria che vi confluivano per celebrare riti religiosi, giochi e manifestazioni. La città ebbe, dall'VIII al VI secolo a.C., un notevole sviluppo economico, di cui beneficiavano principalmente ricche famiglie in un regime fortemente oligarchico, e un incremento demografico che, nella composizione della popolazione, mostra l'apertura ad una città multietnica; di tutto ciò si ha riscontro dai resti della città sulla rupe e principalmente dalle vicine necropoli. La città raggiunse il massimo splendore tra il VI e il IV secolo a.C., diventando un fiorente centro commerciale e artistico, con una supremazia militare garantita dalla sua posizione strategica che le dava l'aspetto di una fortezza naturale.

Ma tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C. l'equilibrio sociale che aveva permesso la crescita della città, si incrinò. I ceti subalterni conquistarono il governo della cosa pubblica, il dissidio tra le classi divenne violento, finché i nobili non chiesero aiuto ai Romani. Questi, nel 264 a.C., colsero l'occasione per inviare l'esercito a Volsinii e, invece di sottometterla, la distrussero e deportarono gli abitanti scampati all'eccidio, sulle rive del vicino lago di Bolsena, dove sorse Volsinii Novi. Non si conosce il motivo di tale accanimento dei Romani nei confronti della città che, secondo le notizie letterarie, trasportarono a Roma oltre duemila statue razziate dai santuari orvietani, ed evocarono nell'Urbe il dio Vertumnus, la principale divinità degli Etruschi. La traslazione della città fisica della Orvieto antica da un sito all'altro, si ripeterà in senso inverso provocata ancora da altre invasioni. Fu rifondata allora sulla rupe orvietana la cittadella altomedievale di Ourbibentos che, nell'arco di qualche secolo, diverrà una nuova città con il nome di Urbs Vetus (città vecchia).



Regolamenti
Sul lato sinistro del lago (dal corpo della diga) è consentita la pesca anche di notte. Il limite delle canne è tre. Non ci sono limitazioni sulle esche. Occorre la licenza di pesca cat. B.


Come arrivare
In auto:

Autostrada del Sole A1 Roma - Milano, uscita di Orvieto

percorrere la S.S. 71 Amerina,

proseguire sulla S.S. 448 Baschi - Todi.


Oppure:

Superstrada E45 Orte - Ravenna uscita di Todi,

proseguire per la S.S. 448 Todi - Baschi.

In treno:

Linea ferroviaria Roma - Milano, stazione di Orvieto scalo.




parzialmente tratto da : carpfishingonline

 
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Limafredda
view post Posted on 13/4/2011, 07:54




sei un appassionato di carpfishing?? vuoi pescare in un lago "UNICO"???

vieni a pescare nel nostro lago il "Foresta Sommersa" ???

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contattaci tramite [email protected] o registrati su questo sito e presentati precisando la tecnica che preferisci.....carpfishing o spinning


ciao

 
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2 replies since 24/11/2009, 13:04   2465 views
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